Tanto gentile e tanto onesta pare

Dante Alighieri, Vita Nova

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  1. Triple HBK
     
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    Tanto gentile e tanto onesta pare
    la donna mia, quand'ella altrui saluta,
    ch'ogne lingua devèn, tremando, muta,
    e li occhi no l'ardiscon di guardare.
    Ella si va, sentendosi laudare,
    benignamente d'umiltà vestuta,
    e par che sia una cosa venuta
    da cielo in terra a miracol mostrare.
    Mostrasi sì piacente a chi la mira
    che dà per li occhi una dolcezza al core,
    che 'ntender no la può chi no la prova;
    e par che de la sua labbia si mova
    un spirito soave pien d'amore,
    che va dicendo a l'anima: Sospira.

    Parafrasi

    La mia Donna appare tanto nobile e onesta quando porge il saluto a qualcuno che ogni lingua tace e gli occhi non osano guardarla per la trepidazione.
    Ella, sentendosi ammirare, procede con grazia vestita dall'umiltà ( rivelando un atteggiamento umile ). E appare come un essere sceso dal cielo a mostrare la potenza divina.
    Si mostra piacente a chi la guarda e dagli occhi emana una dolcezza che entra dritto al cuore, che non può capire chi non la prova;
    e sembra che il suo viso emani una soave ispirazione amorosa che suggerisce all'anima: Sospira.



    Commento


    Il famosissimo sonetto di Dante Alighieri contiene la più compiuta raffigurazione dell'ideale femminile che Dante aveva elaborato già a partire dallo “stil novo”.
    Gianfranco Contini nella sua analisi afferma che nessun termine della poesia corrisponde all'italiano attuale nel significato, infatti la parola chiave “pare” non assume il significato di “sembrare”, ma quello di “apparire” nel senso di “mettere pienamente in evidenza”.
    L'apparizione della donna e la descrizione poetica di Dante, danno una sensazione di descrizione fuori da ogni tempo; la lentezza del verso non esclude la musicalità tipica dello stile dolce.
     
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